La presenza di Katsuaki Kubota in cima alla lista dei tempi con la 72 del Classic Team Lotus è, in fondo, una sorpresa. Il giapponese, presenza costante a questa manifestazione, non era mai arrivato così in alto a Montecarlo. Alle sue spalle si piazza la Surtees TS9 di Michael Lyons, che corre da professionista nella ELMS su una Ferrari 458 Italia della AF Corse. A contrastare due macchine motorizzate Cosworth, ci pensa Robert Hall con la Matra MS10B 12 cilindri ex Amon. Più indietro non mancano altri brutti clienti come Andrew Smith, quarto sulla March 701 che fu di Steward, Duncan Dayton, grande protagonista nel passato, quinto su Brabham BT33, e Stuart Hall, professionista impegnato nel WEC con la Aston Martin, alla guida di una Brabham BT26.
L’interrogativo è stimolante: riuscirà Kubota a sfruttare le doti superiori della Lotus 72 e a portare a casa la vittoria?
Il giapponese regge alla partenza ma Lyons, Robert Hall, Dayton e Stuart Hall sono sempre lì. Fuori dai giochi Andrew Smith, che ha staccato il musetto della March a Sainte Devote. La fortuna si mette a girare decisamente a favore di Kubota: Lyons palesa problemi e al settimo giro deve cedere la posizione, per poi vivacchiare con una vettura che non tiene la strada. Robert Hall, Duncan Dayton e Stuart Hall sono in dura lotta tra loro, con l’americano che non sembra voler cedere lo scettro di re di Monaco per le storiche. La battaglia è particolarmente appassionante tra i primi due, con il terribile Duncan che, al dodicesimo giro, a forza di spingere trova il varco alla Chicane del porto. La sua Brabham è libera di rincorrere la 72 di Kubota, ma oggi è veramente la giornata del giapponese, che tuttavia non ha l’onore di tagliare il traguardo con la consueta bandiera a scacchi, finendo in corsia box in regime di bandiera rossa. Il rettilineo del traguardo, infatti, è ingombro di rottami: la March 721G di Smeeton e la Ferrari 312B2 di Goodman si sono toccate ad alta velocita, con la rossa che scarta brutalmente contro la barriera esterna. Fortunatamente la Ferrari sbatte con un’angolazione non accentuata, e poi striscia lungo il guald rail con la fiancata completamente distrutta. Salvo ma anche colpevole, John Goodman, viene escluso dall’evento.
Già sabato, durante le qualifiche di questa classe, si era assistito al brutto incidente di Carlo Alberto Stienhauslin, che aveva stampato la sua Tecno PA123/3 contro le barriere del tunnel: qualche spavento per il pilota quando si è reso conto che parti della sospensione erano penetrate dentro la scocca, anche se, fortunatamente, senza conseguenze.
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