Andy Middlehurst con la Lotus 25 ex Jim Clark, prima monoscocca nella storia della Formula 1, aveva largamente dominato già due anni fa. Si ripresenta oggi con la medesima vettura per riconfermare il suo dominio. Fin dalle prove impone un ritmo impressionante, tanto che la sua pole lascia a quasi quattro secondi la Lotus 24 di Lord Dryson, che forse trova nell’automobilismo quelle soddisfazioni che la politica, dopo il 2010, non gli ha più dato. Sabato pomeriggio Dryson, nel tentativo di opporsi a Middlehurst, è stato autore di una violenta uscita di pista alle piscine. La macchina è talmente malconcia da non consentirgli di prendere il via nella corsa di domenica mattina. Il buco in griglia privilegia la Ferrari 1512 di Joseph Colasacco e la Lotus 21 di Dan Collins. Alla partenza Middlehurst saluta tutti e se ne va indisturbato. Colasacco, che aveva mantenuto la seconda posizione, deve ritirarsi prestissimo e alle spalle della Lotus 25 si propone la Cooper T66 di Sidney Hoole, brillantemente scattato dalla sua settima posizione. Buona partenza anche per Tommaso Gelmini, che porta la sua Scirocco BRM al terzo posto, regolando i conti con la Lotus 21 di Dan Collins in uscita dal tunnel. Tutto sembra ormai deciso e non rimane che attendere la bandiera a scacchi, quando imprvvisamente Jorge Ferioli, che corre in ventitreesima posizione sulla Lola Mk4, regala un brivido terribile in pieno rettilineo, perdendo una ruota e fermandosi dopo un’interminabile testacoda. L’incidente non ha però conseguenze sulla marcia trionfale di Middlehurst e dei suoi diretti inseguitori, poi premiati sul podio dal principe Alberto di Monaco.
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