A sole 48 ore dalla due giorni dedicata al Prologo del WEC, il circuito del Paul Ricard è ritornato protagonista ospitando i test ufficiali pre campionato della European Le Mans Series. La categoria, dopo il quasi fallimento di due anni fa, stà vivendo un momento di decisa crescita: se la passata stagione a salvare le griglie di partenza era stata la presenza delle GTC, le notizie che circolavano già da tempo e che hanno trovato conferma in questa due giorni, raccontano di un crescente interesse per i prototipi classe P2, gli stessi che sembrano non raccogliere più troppi consensi nel WEC. Anche più interessante la tipologia delle barchette scese in pista, con un buon numero di Morgan, di Zytek e di Oreca (Alpine compresa) alle quali nel proseguo della stagione dovrebbero aggiungersi la nuova Ligier JS P2 e, secondo voci non confermate, anche la Wolf.
Anche la qualità dei piloti è apparsa in netto miglioramento, e questo nonostante la partenza di piloti quali Brendon Hartley, promosso al WEC dopo le belle prestazioni della scorsa stagione in ELMS con il Murphy Prototypes. La conferma di Klien, Kimber-Smith, Panciatici e Mailleux è stata accompagnata dall'arrivo degli altrettanto famosi Gené, Albuquerque, Chandok, Pla, Capillaire e Gommedy. Dal punto di vista delle scuderie il ritiro del Boutsen Ginion è stato abbondantemente compensato dal gradito ritorno del Sebastien Loeb Racing, della Larbre, del Pegasus e del Greaves, presente con le due barchette viste lo scorso anno alla 24 ore di Le Mans. Il team di Loeb è ritornato dopo un anno sabbatico, reso necessario dalll'assenza di sponsor, anche grazie all'appoggio di Charouz, che ha diviso il sedile con Rast, Marroc e Capillaire, quest'ultimo specialista del VdeV, mentre il team della famiglia Shell ha fatto ritorno dopo un'assenza di due anni, passati nello Speed Euro Series, con una Morgan. Stessa scelta anche per la Larbre, decisa a ritornare nel mondo dell'endurance ma nella categoria prototipi, che si è avvalsa di un trio davvero particolare: il velocissimo Pla, la sorprendente Keiko Ihara ed il patron della Onroak, Nicolet. Altra Morgan anche per il TDS, in attesa che sia pronta la Ligier Coupé, che Thiriet dividerà con Badey e Gommedy mentre il team Morand ha confermato il mezzo e la prima guida Klien, che farà coppia con Hirsh, campione lo scorso anno della LMPC e il danaroso Brandela. Sono rimaste fedeli alla Zytek il Jota, che perso Turvey ha ingaggiato la coppia Gené e Albuquerque, ed il Greaves, che ha proposto un lotto di giovani piloti (McMurry ha addirittura soltanto 16 anni) confermando i soli Kimber-Smith e Dyson.
Il Murphy Prototypes ha cambiato completamente il parco piloti, affidandosi a Gonzales e a Chandhok mentre la Race Performance, siglato un contratto con la Momo, ha assoldato l'esperto Mailleux. La Signatech Alpine, dopo aver a lungo ipotizzato un passaggio al WEC, ha confermato l'iscrizione di una macchina in ELMS con il campione Panciatici, Webb, e Chatin, altro campione del 2013 in LMPC. L'ipotesi di schierare una seconda vettura rimane al vaglio, in attesa di sapere se la stessa verrà selezionata per la 24 ore di Le Mans, essendo ad ora la seconda riserva; nel caso resta a disposizione Ragues, che nel frattempo ipotizza un futuro nei rallyes.
Una rapida analisi dei rilievi cronometrici registrati in questa due giorni ha peraltro evidenziato la competitività di buona parte dei prototipi presenti, premessa che potrebbe garantire una lotta per il titolo ancora più accesa di quella cui si è assistito nella passata stagione. Miglior crono per Berthom sull'Oreca del Murphy in 1'48"342.
Assenti le Formula Le Mans, considerate ormai obsolete e prive di qualunque interesse, é stato interessante osservare il gran mumero di berlinette presentatesi per questa due giorni. Tra rientri e nuove iscrizioni, sia la classe GTE che la GTC dovrebbero garantire poco meno di 15 vetture, consentendo un numero di iscritti generalmente alto.
Molte, forse addirittura troppe le scuderie che hanno scelto le Ferrari 458; Amato Ferrari e le varie scuderie finanziate da russi e ucraini hanno dato fiducia alle vetture del cavallino rampante, venendo peraltro rinfrancati dai responsi della pista. Per il resto qualche Porsche 997, un paio di McLaren MP4-12 e un gruppo nutrito di altri marchi che hanno potuto contare su un solo modello iscritto. Bertolini, passato sulla Ferrari dell'SMP al posto di Babini, ha centrato il miglior tempo della sessione tra le GTE in 1'55"828, mentre tra le GTC il più rapido è stato Pereira, con la Porsche iscritta dal Pro Gt, in 1'57"089.
Come ogni anno non sono mancate le uscite di pista, alcune anche violente: gli attimi più drammatici sono stati quelli che hanno seguito lo schianto dell'Oreca del Race Performance all'inizio del rettilineo del Mistral. L'incidente è stato presumibilmente causato da un problema tecnico legato alla trasmissione e l'incolpevole Frey non ha potuto far altro che uscire dal rottame del prototipo fortunatamente indenne.
La ELMS si sposta ora in Inghilterra per la prima prova del campionato. L'appuntamento con Connectingrod è invece per la seconda prova, che si svolgerà ad Imola a metà maggio.
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