Dopo il lungo letargo che ha fatto seguito all’ultima brillante prova dello scorso campionato all’Estoril, la Le Mans Series è ritornata in pista per le prove ufficiali 2012 svoltesi come di consueto sul circuito del Paul Ricard, lo stesso che tra meno di un mese ospiterà la prima sei ore dell’anno. L’occasione è stata sfruttata dai media per meglio comprendere come stia evolvendo questo campionato, oscurato negli ultimi mesi dal neonato World Endurance Championship, ormai orfano delle P1 e ridimensionato in quanto ad interesse rispetto agli anni precedenti. Un analisi cui non si è sottratto Patrick Peter in compagnia di Vincent Beaumesnil, direttore sportivo dell’ACO, nel corso della conferenza stampa di presentazione della stagione, organizzata il venerdì a cavallo delle due sessioni di prove in sala stampa; l’organizzatore francese ha voluto precisare come la rinominata European Le Mans Series non abbia alcuna intenzione di mettersi in competizione con il mondiale, ma al contrario vada considerata come propedeutica ad esso, sia per i piloti che per i nuovi team, cui è necessario un apprendistato prima di poter entrare in un campionato complesso quale il WEC. Proprio in questa direzione vanno le scelte di utilizzare lo stesso regolamento tecnico, di avvalersi di un direttore di corsa comune, individuato nella persona di Eduardo Freitas, e di far interagire i collegi dei commissari, con il passaggio di alcuni elementi da un campionato all’altro nel corso della stagione. Ad oggi questo messaggio sembra essere stato recepito soprattutto dalle P2, mentre preoccupa il basso numero di iscritti sia in GTPro che in GTAm, anche se la speranza è quella di avere un buon numero di partecipazioni a “gettone” di gara in gara. D’altronde come ha ricordato lo stesso Peter, le prime due vetture classificate di ogni categoria riceveranno un invito per la 24 ore di Le Mans del 2013, cosa che dovrebbe far gola a non poche scuderie; se a questo si aggiunge il nuovo accordo con l’emittente televisiva Motors TV per la trasmissione integrale degli eventi e con una decina di altre emittenti internazionali per la messa in onda di Highlights, allora non si vedono motivi plausibili per disertare il campionato.
Intanto le voci che sono circolate nel Paddock nel corso di questo fino settimana non sono proprio rincuoranti: il ridotto numero di partecipanti presentato una quindicina di giorni fa, potrebbe contrarsi ulteriormente se i team DownForce1 e Prospeed Competition decidessero di rivedere i propri piani per la stagione, soprattutto considerando che la seconda allignerà le proprie vetture nel Blancpain Endurance Series. Sembra invece confermata la partecipazione del JMB Racing tra le GTPro con una Ferrari 458 Italia nonostante l’assenza dell’ultimo momento da questi test, così come quella di un numero accettabile di Formula Le Mans, anche se per ora si ha conferma soltanto per il Boutsen Ginion Racing e per il neonato Curtis Racing Technologies, entrambi presenti in questa due giorni. Addirittura nebulosa la situazione della Bailey con il Team Sbarta Sport che dopo la pubblicità di gennaio con le prove svolte in Sud Africa, non ha più comunicato nulla riguardo la possibile partecipazione a questo campionato o, in alternativa, al WEC.
Quanto forse ha stupito i più sono state le sole quattordici macchine scese sul tracciato standard del Castellet, delle quali soltanto 12 iscritte alla ELMS, se consideriamo che la Porsche 997 spec. 2012 del team IMSA Performance e la McLaren MP4-12C Gt3 del Gulf Racing non parteciperanno per ragioni diverse al campionato. A mancare sono state soprattutto le P2, vuoi per ritardi di preparazione delle squadre più giovani, vuoi per la prossimità con la 12 ore del Sebring, che ha impedito ad alcuni probabili protagonisti di presentarsi sul tracciato francese. E’ stata invece l’occasione per assistere all’esordio di un buon numero di piloti provenienti da altri campionati, come l’ex Formula1 Sebastien Buemi e il campione 2007 del Eurocup Formule Renault, Brendon Hartley, che si sono alternati alla guida dell’Oreca del Boutsen Ginion Racing, e ancora di Alex Brundle, direttamente dal FIA Formula Two Championship. Il giovane inglese dal palmares non troppo lusinghiero è stato raggiunto nella mattinata di sabato dal padre, con il quale difenderà quest’anno i colori del Greaves Motorsport a Le Mans al fianco di Ordonez, che nel pomeriggio ha effettuato un long run di 25 giri, facendo registrare un ritardo di pochi decimi rispetto al miglior tempo ottenuto dalla Zytek. Per il team campione in carica ha girato anche Kimber-Smith, partito nella serata di venerdì per raggiungere i compagni di squadra al Sebring.
Tra le P2 ha impressionato favorevolmente la Morgan-Judd, ampiamente prima in entrambe le giornate grazie ai tempi fatti registrare da Moreau e Kraihamer; la barchetta ancora priva di livrea ufficiale ha girato davanti allo sguardo interessato di Charles Morgan, patron dell’omonimo marchio, evidenziando un margine sulla concorrenza inimmaginabile alla vigilia di questi test. Il tempo di l’46”138 ottenuto dall’austriaco nella mattinata di sabato rispecchia alla perfezione quello fatto registrare nel 2010 dalla Acura, e quello della Rebellion P1 dello scorso anno.
Il secondo miglior crono è stato appannaggio di Beche, primo degli alfieri Oreca, che ha contenuto il distacco ad un secondo grazie ad un buon giro effettuato il venerdì mattina poi fotocopiato il sabato pomeriggio. Resta il dubbio che la vettura gestita dal TDS Racing sia rimasta attardata nel tentativo di migliorare il setup. Terza la Zytek del Graves, della quale si è già detto, a un secondo e mezzo dal vertice grazie ad Ordonez nonostante un problema al differenziale risolto grazie all’arrivo dei ricambi direttamente dall’Inghilterra nella notte del venerdì, seguita dalle altre tre Oreca del Boutsen Ginion, del Murphy Prototypes (ex RLR) e del Race Performances. Le vetture francesi hanno anche collezionato fastidiosi inconvenienti quali una perdita nel circuito freni per il team belga che ha costretto Clarke a parcheggiare la macchina nei box e una rottura del motore per la Race Performance, che ha dovuto saltare la sessione di sabato pomeriggio.
Curioso osservare come le due scuderie di Formula Le Mans abbiano utilizzato il tempo a loro disposizione in modo diametralmente opposto! Il Curtis Racing Technologies ha impostato tutto il lavoro sull’ottimizzazione del setup, arrivando ad ottenere tempi di assoluto interesse, mentre il Boutsen Ginion Racing si è limitato a far percorrere il maggior numero di giri possibili ai suoi quattro piloti.
Esordio dolce-amaro per la McLaren tra le Gt, costantemente davanti alle altre berlinette ma costretta anzitempo ad abbandonare le prove a causa del motore andato a fuoco il venerdì sera all’ingresso del Mistral, con ingenti danni anche alla scocca.
Davanti a tutti alla fine è finito Armindo sulla Porsche GTAm, davanti alle due Ferrari del JMW Motorsport e dell’AF Corse e alla Aston Martin Vantage del Gulf Racing, tutte racchiuse in un secondo.
In casa del Cavallino Rampante ha esordito Jonny Cocker, il veloce britannico ex Dryson Racing, autore del miglior giro per il JMW, che a meno di ribaltoni dell’ultima ora dovrebbe far coppia con James Walker per l’intera stagione. Meno brillanti i test per la squadra di Amato Ferrari, rallentata dapprima dalla rottura del radiatore causata da un sasso, poi da scelte di setup dimostratesi non sempre efficaci. Emblematica l’ira di Cioci nella pausa pranzo di sabato, che senza mezzi termini ha invitato i tecnici a fermarsi qualche minuto prima di valutare quali erano state le scelte sbagliate fino a quel momento.
La ELMS si ferma per tre settimane prima di ritornare sul circuito del Paul Ricard per la prima prova di un campionato che potrebbe riprendere linfa nel corso della stagione con nuovi iscritti. L’appuntamento è per il 30-31 marzo e 1 aprile per la 6 ore del Castellet, come sempre in compagnia di Connectingrod!
Risultati |
Tutti i nomi, i loghi e i marchi registrati citati o riportati appartengono ai rispettivi proprietari.
Tutti gli articoli, le fotografie e gli elementi grafici presenti in questo sito sono soggetti alle norme vigenti sul diritto d'autore;
é quindi severamente vietato riprodurre o utilizzare anche parzialmente ogni elemento delle pagine in questione
senza l'autorizzazione del responsabile del sito.