Gli ultimi giorni dell'inverno hanno fatto da cornice all'esordio della Le Mans Series 2011, con la solita due giorni di prove ufficiali organizzata sul circuito del Paul Ricard ritornata ad essere riservata alla stampa. Come già accaduto lo scorso anno, l'appuntamento è stato funestato dal maltempo, che ha costretto tutti i team a lavorare in condizioni tanto difficili quanto diverse da quelle che incontreranno presumibilmente tra tre settimane sullo stesso circuito per la prima prova del campionato. Per l'occasione l'interesse dei Media si è concentrata sul ritorno in pista di Henri Pescarolo e del suo team dopo le tristi vicissitudini dello scorso anno che avevano rischiato di porre definitivamente la parola fine su una delle più belle realtà dell'endurance egli ultimi anni. La vettura iscritta è quella preparata per il campionato 2010 e mai scesa in pista, spinta da un 5 litri Judd (preferito al 5.500cc. per le eccessive vibrazioni di quest'ultimo) e condotta dal trio tutto francese Collard-Tinseau-Jousse, che nei due giorni ha ottenuto prestazioni in linea con quelle delle altre tre P1 presenti, la Zytek del team Quifel e le due Rebellion.
Il nuovo regolamento tecnico dell'ACO, unitamente alle deroghe che permettono di far scendere in pista ancora per quest'anno vetture con specifiche 2010, hanno fatto si che questo appuntamento fosse particolarmente interessante per osservare il livello di competitività delle vetture di nuova generazione rispetto a quelle che mantengono le vecchie specifiche, così come il ritardo sul giro rispetto ai tempi dello scorso anno. Per la verità tra i prototipi l'unica vettura totalmente nuova iscritta a queste prove è stata la Lola B11/40 del team privato Pecom Racing (che usufruisce del supporto tecnico di AF Corse) motorizzata con un V8 BMW 4 litri derivato da quello della M3 e sviluppato da Judd: contraddistinta dalla vistosa pinna sul cofano motore ha ottenuto il secondo tempo in P2 alle spalle dell'Oreca 03 spinta dallo Zytek VK45 sviluppato da NISMO del team TDS Racing, alla cui guida si è alternato tra gli altri Pierre Thiriet, figlio di Claude fondatore della famosa marca di surgelati Thiriet, che lo scorso anno si era distinto nella European Megane Trophy.
Più significativo in questo senso il confronto tra le prestazioni delle Rebellion con il passaggio dal motore Judd al Toyota RV8KLM da 3.4 litri sviluppato da quello attualmente in uso in Formula Nippon e accreditato di una potenza di 500 Cv: rivisto nei rapporti di compressione in modo da adattarsi alle gare endurance e ai restrittori d'aria imposti dall'ACO, la nuova unità ha permesso all'equipaggio formato da Jani e Prost di fermare i cronometri sull'1'46"573, ovvero a 2"5 dal tempo fatto registrare lo scorso anno dallo stesso equipaggio. La versione portata in pista in queste prove attende tuttavia una serie di modifiche di telaistica e di aerodinamica, il cui arrivo è previsto per i test di aprile a Le Mans, che ne dovrebbero consentire un ulteriore passo avanti anche in funzione delle gare di ILMC. Sempre in termine di paragoni, la Zytek del team Quifel, passata quest'anno in P1 mantenendo la vettura utilizzata lo scorso anno in P2, ha sostanzialmente fatto registrare gli stessi tempi.
Ritornando alle P2 ha esordito l'Acura 01d, derivazione della vettura dello scorso anno su cui sono state apportate modifiche aerodinamiche e sulla quale è stato installato un nuovo V6 da 2.8 litri twin turbo, apparso almeno in queste prime prove non particolarmente performante a causa delle limitazioni imposte dal nuovo regolamento. I piloti si sono tuttavia detti stupefatti dalla maneggevolezza della vettura e probabilmente hanno preferito non mostrare fino in fondo il reale potenziale, cercando piuttosto di accumulare esperienza. Molto rapida è invece risultata l'altra Oreca 03 presente, iscritta dal Race Performance e motorizzata Judd-BMW, che ha concluso la due giorni con il terzo tempo di classe, nonostante un problema l'abbia costretta ad un arresto non previsto lungo il circuito il sabato mattina. Una nota positiva è arrivata poi dal ritorno della Norma dopo la sfortunata parentesi della 24 ore dello scorso anno, iscritta dalla new entry Extreme Limite Am Paris. Proprio sulla vettura francese ha fatto il suo esordio in LMS lo specialista del CER Jean Marc Luco, che si è detto entusiasta delle caratteristiche di questi prototipi, compiacendosi anche dell'incredibile comodità del posto di guida rispetto alle auto storiche. Per concludere il discorso prototipi bisogna segnalare la presenza della MG Lola EX265 del tema RLR, sviluppata sulla base della Lola B05/40: già iscritta alle ultime due gare della Le Mans Series dello scorso anno, in questa stagione parteciperà a tutto il campionato passando anch'essa ad una motorizzazione Judd-BMW. A dispetto dell'età il prototipo si è comportato piuttosto bene, facendo segnare tempi non troppo distanti da quelli dei primi.
La rivoluzione regolamentare ha interessato fortemente anche le vetture GT, con la definitiva soppressione della GT1 e la creazione della GTPro e della GTAm: la prima sarà riservata ai professionisti mentre la seconda vedrà al via equipaggi misti alla guida di vetture con almeno un anno di vita. Tra le Pro ha fatto il suo esordio la Ferrari F458 Italia, consegnata ai tecnici della AF Corse soltanto il giovedì ed affidata alla coppia Fisichella-Bruni. Per il proseguo della stagione all'esemplare visto al Ricard dovrebbero affiancarsene altri tre, un secondo per AF Corse, uno per il team Hankook Farnbacher, e uno per il JMW. Molto aggressiva esteticamente la neonata di casa Ferrari ha ben impressionato Fisichella che si è detto ottimista visti i tempi ottenuti con una macchina assolutamente acerba. Ovviamente la Porsche, dovendo difendere il titolo conquistato lo scorso anno non è stata a guardare, modificando non poco la 997 soprattutto a livello di telaio. Come già successo negli anni precedenti il duo Lieb-Lietz ha girato relativamente poco consentendo ai meccanici di preparare setup differenti e facendosi sopravanzare nei tempi dalla vettura gemella del team Prospeed Competition guidata da Goossens e Holzer e dalla Ferrari 430 del team Hankook, sempre in testa alla lista dei tempi. In pista anche le due Aston Martin Vantage del team Jota e dello Young Drivers: mentre il primo ha così iniziato il suo percorso nella LMS, il secondo ha partecipato soltanto al fine di testare la nuova vettura che verrà iscritta al campionato, rimanendo principalmente impegnata con le DB9 nel Campionato Mondiale FIA GT1. I tempi sul giro ottenuti con la Vantage sono stati confortanti, ma il team ha dovuto fare i conti con un'uscita di pista a seguito della quale si è registrato un danneggiamento del radiatore dell'olio che ha costretto all'interruzione anzitempo della giornata di prove.
Il primo appuntamento della stagione ha ospitato ancora una volta la conferenza stampa di apertura, svoltasi nella Grand Prix Hall, cui sono stati invitati Henri Pescarolo, Bart Hayden (nuovo Team Manager Rebellion a seguito del decesso del padre) e un nutrito numero di piloti. Patrick Peter ha sottolineato come lo stato di salute dell'endurance stia migliorando di anno in anno, con grandi marchi che rientrano dalla porta di servizio per tastare il terreno e accumulare esperienza. Ovviamente la nascita dell'ILMC toglie un po di linfa alla LMS, ma secondo l'organizzatore di Parigi in futuro ci sarà spazio per entrambe seppur con calendari differenti: senza mezzi termini ha fatto intendere che l'idea di mischiare i due campionati non sarebbe la scelta giusta! Un po di spazio è stato riservato anche al commento dei circuiti in calendario ed in particolare al ritorno di una prova in Italia e del passaggio per la prova portoghese dall'Algarve all'Estoril. Imola rappresenta il tentativo di ritornare in un paese ricco di storia automobilistica portando al tempo stesso un buon numero di spettatori sugli spalti (come dimenticare le tribune tristemente vuote di Monza), mentre il circuito dell'Estoril prende il posto dell'Algarve in quanto quest'ultimo risultava troppo isolato e difficilmente raggiungibile dal pubblico.
Per gli appassionati l'interesse si sposta ora sulla 6 ore del Castellet che oltre agli iscritti al campionato LMS ospiterà l'esordio della nuova barchetta Aston Martin AMR-One, dopo l'amara decisione di rinunciare alla 12 ore del Sebring visto il palese ritardo di preparazione: e chissà che all'ultimo momento non arrivi qualche altra sorpresa!
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