Come ormai d’abitudine anche quest’anno la stagione della Le Mans Series si è aperta sul circuito del Paul Ricard con una due giorni di prove ufficiali svoltasi sotto un caldo sole primaverile ed un forte vento di maestrale che, a tratti, ha infastidito la fervida attività dei teams. Nonostante il ridotto numero di vetture presenti in pista (solo 26 rispetto alle 49 che vedremo a Barcellona), non sono mancate le annunciate novità che hanno portato ad assieparsi sulle immacolate tribune del circuito più di 3.500 persone.
La tanto attesa Lola Aston Martin, oltre a presentare una linea rinnovata e decisamente accattivante rispetto alla B08 dello scorso anno, ha mostrato anche un buon potenziale, soprattutto se si considera che si trattava della prima apparizione di questo prototipo: mentre sulla vettura n°009 si è lavorato con i nuovi piloti alla ricerca di un assetto apprezzabile, l’equipaggio più esperto formato da Mucke, Enge e Charouz si è profuso alla ricerca del limite della vettura, avvicinando a tratti le prestazioni impressionanti ottenute dalla Courage LC70 del Team Oreca, migliorata anche grazie alla nuova motorizzata AIM. Sfortunatamente nel corso della sessione pomeridiana di domenica, Enge è stato protagonista di una rovinosa uscita di pista nel tentativo di migliorare il tempo fatto registrare fino a quel momento: gli ingenti danni all’avantreno hanno impedito di proseguire nei test, rovinando parzialmente il programma di sviluppo del Team inglese. Alla fine l’1’42”575 con cui la Aston Martin ha concluso la due giorni di test, rappresenta comunque un punto di partenza incoraggiante in vista del campionato che prenderà il via tra tre settimane a Barcellona.
Come già anticipato a brillare è stata invece la Courage Oreca, cui pare abbiano davvero giovato il passaggio all’AIM, motore Giapponese studiato in collaborazione con John Judd, e il nuovo schema di sospensioni che permette una guida più aggressiva nell’ingresso curva e riduce sensibilmente l’usura dei pneumatici. Panis e Lapierre hanno puntato da subito a stabilire il record per prototipi a benzina della pista di casa (la scuderia ha sede a Signes, a pochi chilometri dal circuito), ottenendolo il lunedì mattina con il tempo di 1’40”903. Sulla vettura gemella è sceso in pista a sorpresa Bruno Senna, invitato a provare una vettura sport da Hugues de Chaunac: il pilota brasiliano si è detto molto soddisfatto di questa nuova esperienza e, dati gli impegni per la stagione che va iniziando, non si può escludere una sua partecipazione alla prossima 24h di Le Mans magari proprio al fianco di Ayari e Ortelli.
Tra le altre P1 da segnalare la buona competitività della Lola Speedy Racing, che nella giornata di lunedì è riuscita a far registrare il secondo miglior tempo in 1’42”141 e sulla quale ha compiuto alcune tornate anche Nicolas Prost, e della Courage-Judd del Signature Plus, mentre lo Strakka Team, all’esordio nella categoria regina con la Ginetta-Zytek, dopo aver fatto registrare dei buoni tempi nel corso della prima giornata, è stato costretto a rinunciare a gran parte delle prove del lunedì a causa di forti vibrazioni che hanno consigliato un attenta verifica ai box.
Anche tra le P2 non sono mancate le novità, tra le quali la nuova motorizzazione Mazda-turbo 4 cilindri da 2.000 cc. per la Lola RML e la Pescarolo dell’Oak Racing di Jacques Nicolet, quest’ultima alle prese anche con la nuova fornitura di pneumatici Dunlop. A contendersi la leadership della categoria sono però state la Porsche Essex guidata da Elgaard e da Collard e la Ginetta-Zytek del Quifer ASM Team, almeno fino a quando, nel corso delle prove mattutine di lunedì, il pilota danese non è stato protagonista di un’uscita di pista che ha danneggiato la vettura: la Ginetta ha peraltro confermato quanto di buono aveva già mostrato nelle prove di febbraio all’Estoril, dimostrando che quest’anno la categoria potrà offrire un grande spettacolo.
Relativamente molte le GT1 in pista, se si considera che al campionato ne sono state iscritte al momento solo cinque, soprattutto a causa degli alti costi che la categoria comporta. In evidenza in tutte le sessioni di prove la Lamborghini Murcielago dello Spartak Racing, apparsa decisamente migliorata rispetto allo scorso anno e battuta soltanto negli ultimi minuti di prove del lunedì dalla Corvette di Olivier Beretta in 1’53”933. Interessante anche il tempo fatto registrare dalla Saleen ex-Larbre del ARC Bratislava-Kaneko, portata in pista da Bouchut: il team ha utilizzato per l’occasione anche una seconda vettura con specifiche del campionato FIA GT, fatta girare la domenica mattina e il lunedì.
A portare il maggior numero di macchine in pista è stata la GT2, categoria anche molto eterogenea in quanto a modelli: Ferrari F430 GT, Porsche 997 GT3 RSR, Aston Martin Vantage GT2, Spyker C8 Laviolette GT2R e Lamborghini Gallardo LP560, seppur quest’ultima abbia percorso soltanto un giro di pista. La novità più interessante è stata rappresentata dalla fornitura di pneumatici Hankook per la Ferrari del Team Farnbacher, da subito velocissima nelle specifiche 2008, e seguita dalle Porsche Felbermayr e IMSA. Ottimi i risultati registrati dalla Spyker, vicinissima agli avversari grazie alle novità apportate nel corso dell’inverno, mentre sono sembrate in leggero ritardo la Ferrari del JMV con alla guida Bruni e quella del Team Modena, all’esordio in GT2 con l’equipaggio Garcia-Leo Mansell.
Nel corso della conferenza stampa finale sono state presentate la nuova Formula Le Mans (monomarca Courage propedeutico per le competizioni Endurance) che affiancherà i vari appuntamenti della Le Mans Series ed un sistema rivoluzionario a energia solare per il riscaldamento dei pneumatici studiato dalla svizzera GreenGT e testato in esclusiva dalla Oak Racing: utilizzando dei pannelli solari flessibili distesi sul tetto del semirimorchio, si convoglia energia elettrica a 40V verso una centralina che la trasforma a 120V per la carica del pacco batterie;
a questo vengono collegate le termocoperte che permettono di riscaldare i pneumatici fino a 70°C, consentendo un risparmio di 140 lt. di gasolio per macchina a week-end di gara. A Barcellona e a Spa il sistema consentirà di riscaldare quattro pneumatici alla volta mentre a partire dall’Algarve il numero verrà raddoppiato.
L’appuntamento per tutti gli appassionati è dunque il 3-4-5 aprile a Barcellona per la 1000km di Catalogna, ovviamente con Connectingrod.
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