La due giorni di prove ufficiali, svoltasi sul circuito Bugatti a Le Mans, ha fornito l’occasione per veder scendere in pista un nutrito numero di debuttanti, insieme ad alcuni tra i principali protagonisti della serie: al fianco della Pescarolo di Boullion e Tinseau e alla Lola Aston Martin dello Speedy Racing Team Sebah, già protagoniste a Barcellona, hanno fatto il loro esordio in GT2 l’Endurance China Team e il Team Seattle, iscritto quest’anno alla 24 Ore di Le Mans con una Ferrari F430. Al volante di questa vettura si sono alternati l’attore americano Patrick Dempsey (Dr. Shepert in "Grey’s Anatomy"), già impegnato con una Mazda RX8 nel campionato Grand Am, e Don Kitch Jr. Il team Seattle ha provato entrambi i giorni, mentre il China Team si è limitato al solo sabato, concentrandosi in particolare su assetti diversi: i loro tempi tuttavia sono risultati piuttosto lontani da quelli delle altre GT2 presenti.
Al loro fianco le vetture della Formula Le Mans 09, categoria propedeutica diretta a giovani piloti desiderosi di cimentarsi nelle gare di durata. Quattro i nuovi prototipi progettati dall’Oreca ed iscritti a questa sessione di prove, due dalla DAMS e due dal Boutsen Energy Racing: equipaggiati con un motore V8 da 6.200cc capace di una potenza prossima ai 430 Cv, hanno dimostrato un ottimo potenziale, arrivando a girare a soli 3”500 dalla Porsche RS Spyder della Essex e rivelando soprattutto un’ottima affidabilità, che ha consentito ai due team di macinare oltre settecento giri complessivi.
Tra gli abituali frequentatori della serie, la Pescarolo ha portato in pista anche la seconda nuova vettura, affidata nell’occasione al solo Jouanny: per la nuova arrivata molti giri nel corso delle sessioni mattutine, mentre in quelle pomeridiane è stata a lungo ferma ai box per consentire ai tecnici di rifare completamente bilanciamento e assetto vettura, sotto gli occhi interessati di decine di appassionati. La vettura gemella è stata invece protagonista indiscussa della due giorni, siglando il miglior tempo assoluto in 1’23”676, ottenuto durante l’ultima sessione disponibile con alla guida Tinseau. Unica vettura a girare su tempi analoghi è stata la Lola Aston Martin, che ha concluso in anticipo i test anche a causa dell’incidente occorso il sabato mattina all’altra vettura dello Speedy Racing: arrivata alla staccata della Dunlop, la Lola-Judd guidata da Kane si è scomposta, entrando in testacoda e sbattendo violentemente contro le protezioni laterali (vedere le foto in galleria). Il prototipo ne è uscito quasi completamente distrutto. Un brutto colpo per la squadra, dimostratasi inspiegabilmente più competitiva con la LMP1 tutta nuova che con la LMP2 già utilizzata lo scorso anno.
Tra le LMP2 ha invece svettato, come peraltro previsto, la Porsche RS Spyder della Essex, di oltre un secondo più veloce della Zytek del G.A.C. Racing Team, confermandosi la vettura da battere in vista della 24 Ore di giugno.
In GT2 la Ferrari Hankook ha realizzato i migliori parziali di categoria, nonostante il team abbia concentrato buona parte delle sessioni a testare la durata delle gomme coreane. Alle sue spalle la Aston Martin del Drayson Racing, apparsa ancora in ritardo, soprattutto sul giro secco.
Da segnalare infine le numerose simulazioni di pitstop effettuate da tutte le squadre secondo i nuovi regolamenti, e le non poche digressioni nelle vie di fuga, causate dallo sporco portato in pista dalle Clio del campionato cinese, anch’esse presenti sul Bugatti in questo fine settimana.
Appuntamento dall’8 al 10 maggio per la 1000 km di Spa, come sempre in compagnia di Connectingrod.
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