Spa Classic

27-29 maggio 2011

La nuova era

Nell'ultimo week-end di maggio, il circuito di Spa ha visto come sempre impegnate le auto storiche, ma a differenza di quanto accaduto fino allo scorso anno, non per la RMU Classic ma per la nuova Spa Classic, organizzata dallo specialista Patrick Peter. Una manifestazione organizzata con il patrocinio dell' Royal Automobile Club de Belgique desideroso, dopo la fusione con l'RMU avvenuta il 2 aprile 2009, di rinnovare un evento che negli anni si era sviluppato unicamente intorno ai concorrenti lasciando da parte quel contesto indispensabile per attrarre il pubblico. E Peter, oltre a portare sul circuito delle Ardenne vetture bellissime, si è concentrato proprio sugli eventi a margine, con attività dedicate sia ai giovani che agli adulti: mentre i più grandi passeggiavano negli spazi riservati al commercio di auto d'epoca o all'interno dei vecchi box che, per l'occasione, erano stati riservati al mondo dell'Automobilia, i più giovani hanno potuto cimentarsi alla guida delle macchinine dell'ACO, con le quali il sabato sera i più fortunati hanno partecipato alla Little Big Spa, percorrere il tratto di circuito che va dal Bus stop all'Eau Rouge, con tanto di partenza a modi Le Mans. Sempre il sabato è stata organizzata la discesa delle "Caisse à Savon", dove si sono contrapposti mezzi decisamente rudimentali a raffinate monoposto fornite addirittura di triangoli sovrapposti sulle quattro ruote: a dimostrazione di tanta tecnologia va registrato che la velocità massima raggiunta al fondo dell'Eau Rouge (la pista veniva percorsa in senso contrario) è stata di 104 km/h. Per stessa dichiarazione di Peter, l'evento avrà cadenza annuale, continuando presumibilmente ad essere disputato nel mese di maggio, data la ristrettezza della bella stagione in Belgio, ponendosi come obiettivo quello di portare sul circuito sempre appassionati per ammirare splendidi prodotti del passato e regalare giornate all'insegna delle gare e del divertimento: i 10.000 spettatori di quest'anno sono un buon biglietto da visita.

Challenge ASAVE

Riservata alle vetture da Turismo e GT da competizione e produzione che abbiano corso e siano state omologate tra il 1947 e il 1976, è stata la categoria che ha visto il maggior numero di vetture al via, ben 52. Sia in prova che in gara ha dominato la coppia formata da Terriou e Gary su Porsche 911 3.0 RSR, il cui ritmo è apparso da subito inavvicinabile.

Soltanto nelle prime battute di gara la loro leadership è stata messa in discussione dal duo Lange-Thibault su Porsche 911 2.7RS, che ha poi chiuso al secondo posto, e da Godfroy su Chevrolet Corvette ritiratosi a metà gara mentre era impegnato in un bel duello con i futuri vincitori.

Challenge Asave Challenge Asave

BOSS GP

Per la prima volta questa categoria, riservata alle monoposto che hanno calcato i circuiti negli anni '80 e '90, ha partecipato ad un evento organizzato da Peter Auto. Si tratta di una realtà relativamente nuova, nata dall'impegno di alcuni piloti dopo il crack economico che ha cancellato la Euroboss all'inizio del 2010, cercando di ripercorrerne il successo dei primi anni, quando al via delle gare si contavano una ventina di iscritti. In pista peraltro si sono viste monoposto davvero interessanti, quali la Jordan 191, vettura con cui Schumacher esordì in Formula 1 proprio in Belgio, due Tyrrell 026, una delle quali motorizzata European e la Prost Ap02, sulla quale era installato il raffinatissimo V10 Peugeot.

Nelle due gare in programma si sono dati battaglia Van Kalmthout e Zwart, entrambi alla guida di una Benetton B197-Judd, ma mentre in gara uno una doppia foratura del primo ha precocemente regalato la vittoria a Zwart, in gara due Van Kalmthout ha recuperato dalla nona posizione grazie ad un ottima partenza che gli ha permesso di attaccare l'avversario già nel corso del terzo giro: dopo una serie di tentativi abortiti ed un lungo alla Source a tre giri dalla fine che gli aveva fatto perdere contatto con l'avversario, Van Kalmthout è riuscito ad avere ragione di Zwart nel corso dell'ultimo giro con un bel sorpasso all'interno del bus stop.

BOSS GP Gara 1 BOSS GP Gara 1 BOSS GP Gara 2 BOSS GP Gara 2

Trofeo Nastro Rosso

Dopo il mezzo fallimento della Navarra, la categoria creata ad hoc per le macchine che furono protagoniste dello Shell Historic Challenge ha regalato nuovamente uno spettacolo di prima scelta, così come era avvenuto lo scorso anno al Castellet. Nei paddock si sono riviste una al fianco dell'altra la ISO A3C e la Bizzarrini 5300GT, accompagnate da una Maserati Birdcage, da un buon numero di Ferrari in versione 250 e 275 GTB, da una ISO Rivolta IR300 e soprattutto da una bellissima e rara Ferrari 250 Europa Gt, che nascondeva sotto il cofano il V12 "corto" concepito da Gioacchino Colombo. In prova la Birdcage ha ottenuto la Pole position ma già al terzo giro di gara 1 è stata costretta al ritiro, lasciando lo specialista Gaye su Ferrari 250GTB, il banchiere svizzero Francioni su ISO A3C ed Elrich sulla Bizzarrini a contendersi la vittoria. Costretto quest'ultimo a rallentare a causa di un problema al motore, in testa si è ritrovato Francioni che però, a poche tornate dalla fine è finito in testacoda all'uscita di Les Combes, consentendo a Gaye di involarsi verso una insperata vittoria, mentre la coppia Singleton-Franklin conquistava il gradino più basso del podio.

Gara due è risultata invece piuttosto monotona, a causa dei molti abbandoni, con Gaye che si è limitato a controllare Elrich nei primi giri per poi involarsi verso il secondo successo del week-end. Terzo Gijzen su Ferrari 275 GTB, uscito vincitore da un bel duello con Ellerbrock su Alfa Romeo T2.

Nastro Rosso Gara 1 Nastro Rosso Gara 1 Nastro Rosso Gara 2 Nastro Rosso Gara 2

Sixties' Endurance

La categoria che ammette al via vetture GT pre '66 e Sport pre'63, ha contato trentotto vetture ai nastri di partenza, un numero inferiore a quello d'esordio, ma decisamente migliore se si considerano le poche vetture viste in Navarra. Tra queste non sono mancate numerose AC Cobra, Jaguar Type E e Porsche 911, ma si sono visti anche pezzi più ricercati quali la Aston Martin DBR4 Gt, la TVR Griffith e soprattutto la Skoda Sport, vista in precedenza soltanto al Monaco storico. In pista hanno come sempre dominato le AC Cobra, alle quali ha posto una certa resistenza la sola TVR dei McInerney, terza in una sessione di prova nel corso della quale la coppia Hugenholtz-Hart, sulla muscolosa americana, aveva strapazzato la concorrenza. In gara gli avversari si sono rimboccati le maniche, tanto che per i primi tredici passaggi il gruppo è stato guidato dell'equipaggio Kicq-Alliot, sempre su AC Cobra, poi costretto al ritiro per noie meccaniche. I Polemen hanno così ottenuto facilmente la vittoria, seguiti dalla TVR Griffith, distanziata di un minuto, e dall'altra AC Cobra di Caron.

Sixties' Endurance Gara Sixties' Endurance Gara
Marco Zanello
Fotografie di Marco e Giacomo Zanello

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