Group C Racing – Paul Ricard
(Dix Mille Tours du Castellet)
Titani e Cenerentole a confronto
Ormai divenuta invitata permanente delle manifestazioni storiche organizzate da Peter Auto, la Group C Racing ha portato al Castellet un buon numero di iscritti. Tra le new entry la Porsche 905 in versione Evo LM, vero e proprio gioiello tecnologico voluto da Jean Todt, allora direttore sportivo della casa francese. A portarla in pista il neo proprietario Christophe d'Ansembourg, che in pista si è tolto la soddisfazione di viaggiare nelle prime posizioni senza mettere in crisi la delicata meccanica. Altra sorpresa la presenza della Sthemo SC1: questa marca, nata a fine 1982 per volontà di tre soci (Striebig, Heuclin e Moessinger), costruì di fatto due diversi prototipi per partecipare alla 24 ore di Le Mans partendo da altrettanti telai Toj 206, dopo che il prestigioso marchio aveva chiuso i battenti.
La SC1, allora motorizzata da un motore 6 cilindri BMW e oggi con il quattro cilindri BMW della M1, non ottenne risultati di rilievo ma fa parte di quella ristretta cerchia di prototipi “fatti in casa” che rinfoltirono le griglie di partenza nell’era dei gruppi C.
In pista si è assistito al monologo della Mercedes C11 di Gareth Evans/Bob Berridge, già autrice della Pole Position con un margine considerevole sulla Nissan R90CK di Katsu Kubota.In gara Evans ha subito preso il largo mentre Kubota è stato costretto ad una fermata ai box a causa di un pannello della scocca mal fissato. Alle spalle di Evans seguono a distanza Erwin France su Porsche 962 e Adrian Watt su Spice Se89 e d’Asembourg. A metà gara le soste ai box portano solo al definitivo ritiro di Kubota, mentre Berrige realizza il giro più veloce in gara sancendo l’ennesima vittoria. Erwin France mantiene la seconda posizione senza problemi mentre Mike Donovan, grazie alle solite doti velocistiche e ai problemi tecnici che costringono al ritiro dapprima Watt e poi d’Asembourg, piazza la sua Spice SE88 C2 in terza posizione assoluta.
Marco Zanello
Fotografie di Giacomo e Marco Zanello
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