C.E.R. 1 - Paul Ricard

Nonostante il titolo di P1 fosse stato matematicamente attribuito già a Silverstone al bravissimo Ferrer, autore di una stagione impeccabile con ben tre vittorie all’attivo, sin dalle prove libere si è capito che il campione uscente Sheldon era decisissimo ad ottenere il successo che quest’anno ancora gli mancava, e questo nonostante fosse sempre stato tra i protagonisti. La lotta che ha opposto i due sul filo dei centesimi si è protratta anche alle due sessioni di qualifica, nel corso delle quali si è fatto insidioso anche Hevia sulla sua bella McLaren M1B, terzo a soli otto decimi di secondo dalla Pole.

Tra le GT1 la lotta per il titolo era ancora parzialmente aperta, con Denat unico a poter ancora insidiare il primato di Moreau, ma le difficoltà incontrate sin dal venerdì riducevano le speranze di sorpasso al lumicino; per una volta non sono state le Porsche 911 a farla da padrona, con Erlich primo sulla velocissima Pantera De Tomaso davanti a Sirgue secondo su Corvette, mentre era soltanto terza la prima vettura della casa di Stoccarda, quella di Tuma-Pace distanziata di oltre 2”.

Al via Sheldon tentennava e Ferrer ne approfittava prendendo la prima posizione e tentando subito l’allungo a suon di giri veloci, mentre alle sue spalle l’inglese aveva il suo bel daffare a tenere a bada Hevia. Gli altri inseguitori subivano da subito distacchi importanti girando a 3-4 secondi dai primi tra, ma la battaglia tra Guikas (poi escluso dalla direzione corsa), Quiniou , Primrose, cui dopo pochi giri si aggiungeva la coppia Watson-O’Connell divertiva non poco il pubblico presente. Anche Tra le GT1 l’inizio di gara era piuttosto interessante, con Erlich che, arretrato in trentesima posizione dopo una pessima partenza, cominciava una furibonda rimonta che nel corso di nove giri lo avrebbe riportato davanti a tutti, sfruttando anche il ritiro di Sirgue, primo fino a quel momento.

Mentre Ferrer allunga giro dopo giro, Sheldon ha sempre più problemi a contenere gli attacchi di Hevia, visibilmente al limite nel percorrere i curvoni veloci in leggera derapata: il pilota della McLaren riesce a passarlo alla staccata della Verriere all’inizio del nono giro ma, alcuni doppiati lo rallentano in uscita dalla “s” consentendo all’inglese di riprendersi la seconda posizione. Ancora due giri ed Hevia rientrerà ai box salutando mestamente il campionato 2010.

Al dodicesimo giro Ferrer è il primo a fermarsi ai box per la sosta obbligatoria, seguito il giro successivo da Sheldon, ma l’inglese comincia ad avere problemi ai freni ed al rientro in pista il suo distacco è ormai di 28”: per Ferrer si tratta solo più di portare la vettura al traguardo conquistando titolo e quarta vittoria stagionale, mentre per l’inglese gli ultimi dieci giri saranno un vero calvario, costretto ad un ritmo piuttosto blando e addirittura ad un ulteriore sosta ai box che lo relegherà in quinta posizione. Secondo sul traguardo Quiniou, ritornato dopo due anni in P1 con una Lola T210 mentre terza transiterà la coppia Watson-O’Connell su Chevron B8.

In GT1 la cavalcata della Pantera De Tomaso si interrompe ad otto giri dalla fine, lasciando la testa della gara dapprima a de Lesseps su Porsche 911 2.8, poi, dopo l’esclusione di quest’ultimo per il mancato pit-stop al duo Tuma-Pace, sempre su 911 ma in versione 3.0I. alle loro spalle Kriknoff e la coppia Orjuela-Orjuela, tutti su diverse versioni di 911. Il risultato va benissimo a Moreau che, nonostante una gara nelle retrovie, si aggiudica meritatamente il titolo di GT1.

Marco Zanello
Fotografie di Giacomo e Marco Zanello

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