AUTOMOTORETRO' 2013

Sognando un giretto in Balilla

Nell’avvicinarsi ad una manifestazione come l’Automotoretrò, si è sempre carichi di aspettative dettate dalla passione che accomuna tutti i visitatori nei confronti dell’automobile e del suo mondo. Aspettative di vedere e aspettative di trovare. Penso si possa dire che queste aspettative non sono state tradite e ognuno ha trovato o visto qualche cosa che ha dato valore al prezzo del biglietto pagato. Non ci si deve nascondere, però, che ancora molta strada va fatta per onorare quel titolo di Manifestazione Internazionale che la Regione Piemonte ha attribuito all’Automotoretrò nel corso del 2012: l’evento torinese non è ancora all’altezza di analoghe esperienze europee in questo campo.

Discorsi sulla crisi economica a parte, che comunque c’è e fa sentire il suo peso, forse ciò che manca è una maggiore sinergia con i club e le tante istituzioni che si occupano di veicoli d’epoca fuori e dentro dal contesto piemontese. Non guasterebbe un coinvolgimento della Fiat, che oltre al patrimonio storico del proprio marchio, concentra nelle sue mani anche quello di Lancia e Alfa Romeo.

Nell’area riservata ai club e alle istituzioni, sicuramente il pezzo forte era rappresentato dallo Stand Lamborghini: una Miura SV, una Countach e una 350 GT direttamente provenienti dal museo del marchio ricordavano i cinquant’anni di presenza dell’azienda nel mondo delle automobili. Di fronte allo scintillante stand, un simpatico trattore Lamborghini, casualmente piazzato in quella posizione, occhieggiava un po’ invidioso verso le tre potenti GT sotto la luce dei riflettori, rivendicando una parentela e l’origine delle fortune di Ferruccio Lamborghini.

Nello stand dedicato alla Fiat la presenza di tre vetture appartenute a Gianni Agnelli: una Marea, una Panda in versione speciale e la berlina 125, modello molto amato dal carismatico Avvocato, di cui ricorre quest’anno il decimo anniversario dalla scomparsa.

Ampia l’esposizione di motociclette BMW, con una gamma completa di modelli dagli inizi fino ai giorni nostri per festeggiare i novant’anni della famosa casa bavarese.

Sempre divertente passeggiare tra le vetture esposte dai rivenditori nella zona commerciale, dove si possono scovare modelli interessanti, sbirciando i prezzi con aria sognante. Qualcuno il suo sogno lo ha anche realizzato a giudicare dai sorrisi di soddisfazione in San Carlo Aste, che ha presentato qui 24 lotti tra vetture, motociclette e un raro autocarro Isotta Fraschini. Tra tante blasonate GT, anche una Panda Trekking 4x4 appartenuta all’Avvocato Gianni Agnelli, che però è rimasta priva di acquirenti. Durante la prima asta nella storia dell’Automotoretrò sono andate vendute in tutto otto vetture, tra cui una Pantera De Tomaso aggiudicata per 80 mila euro, una Jaguar MK2 venduta per 32 mila euro e una Morgan passata di mano per 36 mila. Nelle parole di Patrick Launo, Direttore Artistico della giovane casa d’aste torinese: “Un successo al di là delle aspettative, soprattutto in termini di vendite. L’anno prossimo avremo uno spazio più grande, meglio organizzato e faremo un catalogo più ricco.”

Notevole come sempre la presenza di ricambisti e commercianti di automobilia, anche se la disgraziata concomitanza con il Retromobile di Parigi ha allontanato diversi espositori che frequentavano abitualmente la manifestazione torinese.

Buon sprint per la sezione Automotoracing, per la prima volta spostata nello spazioso Oval, nonostante il settore delle corse risenta in maniera molto pesante della crisi economica. Molto ammirato il camion Iveco con il quale Miki Biasion, in equipaggio con Humberto Fiori e Michel Huisman, ha chiuso una sfortunata Dakar al 13° posto.

Nel corso di alcuni eventi gli appassionati hanno potuto incontrare Fabrizia Pons, storica navigatrice di Michèl Mouton e di Piero Liatti, Dindo Capello, 3 volte vincitore della 24 Ore di Le Mans e Andrea Montermini, con una solida storia nei prototipi e GT e una poco fortunata carriera in Formula 1.

E poi giù in fondo, oltre l’Oval, odore di benzina, gomme fumanti e rumore di motori. Su una pista improvvisata, macchine che corrono e si esibiscono per la gioia del pubblico. Tra go kart, potenti stock car e vecchie glorie meccaniche dei rally, ritroviamo il nostro habitat naturale. Le macchine in esposizione statica sono belle e facili da ammirare, ma in fondo sono creature nate per il movimento. Qualcuno ha potuto usufruire di un passaggio da brivido su questi bolidi e provare l’ebbrezza di tanta potenza. Che ne direste di un più tranquillo giro su una vecchia Balilla o una Lancia Aprilia? Un’altro piccolo suggerimento all’organizzazione per le edizioni future, se davvero s’immagina di voler far crescere l’Automotoretrò.

Stefano Costantino
Foto realizzate da Giacomo Zanello

Galleria immagini

Tutti i nomi, i loghi e i marchi registrati citati o riportati appartengono ai rispettivi proprietari.
Tutti gli articoli, le fotografie e gli elementi grafici presenti in questo sito sono soggetti alle norme vigenti sul diritto d'autore; é quindi severamente vietato riprodurre o utilizzare anche parzialmente ogni elemento delle pagine in questione senza l'autorizzazione del responsabile del sito.

Graphic & Engineering by Fabio Carrera