AUTOMOTORETRO' 2010

Successo a metà

Il successo della 28° edizione della rassegna torinese dedicata alle auto e alle moto storiche, è evidenziata dai numeri che l’hanno contraddistinta: 400 espositori, 700 vetture in vendita, 320 ricambisti, 60 stand di modellismo e soprattutto più di 30.000 visitatori, nuovo record di affluenza che indica una volta di più il valore della manifestazione.

Ad affascinare il pubblico i 12 esemplari di Formula 1 voluti fortemente dall’organizzazione per celebrare i sessant’anni dalla nascita del campionato del mondo della massima serie; tra di essi l’Alfa Romeo 159 e la Brabham Alfa Romeo Bt45 direttamente dal museo di Arese, una Lancia D50, una Maserati 250F, una BRM P133, una Ligier JS11-15 e una Tyrrell 019, la celeberrima Formula 1 progettata da Postlethwaite e Migeot con il muso ad ala di gabbiano.

Come ogni anno non sono mancati i Club di marca, tra i quali hanno brillato Alfa Romeo e Fiat, che hanno esposto rispettivamente tre “Giulietta” e una Cisitalia D-46 monoposto, una 1500 6 Cilindri Barchetta e una 1100 S che ha partecipato a tre Mille Miglia mentre, lo stand Lancia, che aveva abituato ad esposizioni di grande interesse, è stato al di sotto delle attese con una bella collezione di Appia e una recente Ypsilon al posto dell’annunciata Brandoli di Formula 1, vettura degli anni 50 con motore Lancia Aurelia restaurata di recente.

Anche l’ASI ha voluto presentarsi con uno stand elegante nel quale hanno trovato posto due Alfa Romeo carrozzate da Castagna e dagli Stabilimenti Farina, omaggio al centenario della casa del biscione, la cui fondazione risale all’ormai lontano 24 giugno 1910. Da rimarcare poi la presenza della Cisitalia 202, recentemente restaurata da Pininfarina.

Sempre più ricco il settore dei ricambi, dell’editoria e del modellismo, cui da due anni viene riservato il padiglione 3 di Lingotto Fiere: nella sala azzurra del medesimo si è svolta la mostra mercato “Le forme del ricordo” organizzata da Bossina&Cravetto, nella quale sono stati esposti alcuni esemplari di automodelli a motore a scoppio provenienti dalla collezione Scarani. Uno spazio è stato riservato alla commemorazione di Luigi Musso, astro nascente della Formula 1, morto nel 1958 a Reims durante il Gran Premio di Francia; oltre ad un busto e a numerose coppe, era esposto il casco che salvò la vita al pilota italiano al Nurburgring nel 1956.

Non ha invece convinto all’esordio l’Automotoracing, sul quale si potrà lavorare nei prossimi anni affinché si amalgami meglio al contesto della manifestazione. Nota positiva la presenza di Assomotoracing, organizzatrice di due interessati conferenze sull’Idra, auto ad idrogeno progettata dal Politecnico di Torino, e sull’evoluzione del telaio nella Formula 1, relazionata dall’Ing. Stirano.

Appuntamento al 2011 con l’augurio che l’impegno degli organizzatori e l’apprezzamento del pubblico possano accrescere ancor di più l’importanza di questa manifestazione.

Marco Zanello
Foto realizzate da Giacomo Zanello

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