Ad ospitare il terzo appuntamento del Classic Endurance Racing 2011 è stato il circuito di Imola, celebre tracciato considerato da sempre roccaforte della Ferrari, la cui conformazione è stata profondamente modificata negli ultimi anni, soprattutto a seguito degli incidenti del 1994 nei quali persero la vita Ayrton Senna e Roland Ratzemberger: eliminata la velocissima curva del Tamburello, tratto distintivo del vecchio circuito e rimossa la Variante Bassa a favore di un tratto rettilineo più esteso di fronte ai box, il circuito Enzo e Dino Ferrari continua ad essere un percorso vecchio stile, stretto e con continui saliscendi che rendono difficili sorpassi e doppiaggi.
Nei paddock si è vista la Beta Montecarlo Turbo, che con i Valle ha fatto nei primi mesi dell’anno il suo esordio nel Campionato Italiano Autostoriche, silhuette progettata dalla Lancia a metà anni ’70 per sfidare le più potenti e pesanti Porsche 935. La concomitanza con il Goodwood Festival of Speed e con la Le Mans Story ha portato alla defezione di alcuni protagonisti della categoria, primo tra tutti l’inglese Paul Knapfield, fresco vincitore a Spa, così come Jacques Nicolet, che dovrebbe aver chiuso la sua stagione nelle storiche, salvo una sporadica partecipazione alla gara finale del Castellet, e Jean Marc Luco, mentre gradito ritorno è stato quello di Guy Lacroix, che aveva saltato i primi due appuntamenti stagionali.
Chi arrivando in Italia pensava di trovare un caldo sole, ha dovuto ricredersi nel corso del venerdì, quando nel pomeriggio un forte temporale si è abbattuto sull’autodromo costringendo gli organizzatori ad annullare numerose sessioni di prova, compresa la prima qualifica delle CER.
Anche la seconda sessione di qualifiche del sabato mattina non è giunta a pieno compimento con una sospensione dopo i primi dieci minuti a causa della rottura del motore BMW della Lola 298 di Klaus Dieter Frers, che ha letteralmente inondato d’olio la Variante Alta. Nei dieci minuti rimasti la pole è andata a Michel Quiniou, aiutato dal suo Ford 3 litri che ha girato alla perfezione, seguito da Scemama, da Guenat e da Henry, tutti su vetture spinte da un 3.000cc. La terza fila è andata invece a Lafargue e Da Rocha sulle meno potenti ma agili Lola 298 BMW.
Il sabato pomeriggio la gara si apre con un colpo di scena sullo schieramento di partenza: sulla Lola T280 di Quiniou si blocca improvvisamente il cilindro della frizione e, nonostante i disperati tentativi dei meccanici, il francese è costretto ad abbandonare. Al via è Scemama a prendere la testa, pressato dalla Rondeau di Henry: all’inizio del secondo giro il francese attacca alla staccata del Tamburello e lo svizzero, nel tentativo di non perdere la leadership, ritarda troppo la frenata finendo in testacoda: aiutato dai commissari riuscirà a ripartire, rimontando fino alla quarta posizione finale. Henry sembra poter allungare ma ben presto il degrado dei pneumatici lo costringe a ridurre il ritmo e a cedere al trio che lo segue, composto da Guenat, Lafargue e DaRocha con i due dell’Oak Heritage che non riescono a trovare un varco per infilare il più veloce Guenat.Le soste ai box non portano particolari cambiamenti di classifica e ai due inseguitori non resta che rompere gli indugi, aumentando la pressione sul leader: la tattica da i suoi frutti con Lafargue che prende la testa della corsa al ventesimo giro e Da Rocha che conquista la seconda due giri dopo. Per i due gli ultimi giri sono una passerella trionfale nel corso della quale si prendono anche la soddisfazione di realizzare i migliori tempi sul giro.
Tra le poche P1 al via – soltanto cinque dopo il passaggio di Pierre Nicolet in P2 a causa dell’utilizzo di freni auto ventilanti sulla sua Chevron – la vittoria è andata a Gutzwiller, favorito dai ritiri di Thuner nei primi giri e di Cazalieres, fermato dai soliti problemi ai freni, mentre in GT2 va segnalata l’ennesima vittoria di Sean McInerney su BMW M1, avvantaggiatosi dal ritiro del Beta Montecarlo per problemi al Turbo. In GT1 ancora una vittoria per la Ford GT40 anche se in questo caso non si è trattato di quella di Nahum ma di quella di Christopher Ball.
Prossimo appuntamento a Silverstone il 9 e 10 Settembre, dove avrà inizio la seconda parte della stagione.
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